Intervista ad Andrea Passarella

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Questa settimana torniamo con un’intervista al Dott. Andrea Passerella, docente del master in Large scale network analysis. Andrea è un ricercatore, che alle spalle moltissime collaborazioni con enti e università straniere: da Helsinki ad Atene, passando per la Svizzera e la Spagna e attualmente segue molti progetti europei.
Si occupa di Internet Ecosystem, Internet of Things, Smart cities, Big Data & Mobile
Cloud e Social Networking. Scopri che cosa ha da raccontarci…

A chi consiglia il master in cyber security?
Il Master è aperto a laureati in qualunque disciplina, il che testimonia l’approccio aperto ed interdisciplinare che vogliamo perseguire. Sempre di più, l’interdisciplinarità diventa un valore aggiunto nella formazione universitaria, perché consente di mettere a sistema conoscenze eterogenee e fornire punti di vista complementari, grazie ad un arricchimento reciproco tra le discipline. La Cyber Security è uno di questi casi. Infatti il Master coniuga una forte impronta legata alle tecnologie informatiche per la Cyber Security con argomenti più ampi quali la Cyber Intelligence, l’analisi dei sistemi complessi, gli aspetti legali. Il Master vuole quindi attrarre sia studenti che già hanno significative competenze informatiche, ma anche studenti che hanno altri percorsi formativi. Uno degli aspetti fondamentali è la motivazione personale.

In che cosa consiste il suo corso in Large scale network analysis?
Nel corso vengono presentati gli strumenti per l’analisi delle proprietà strutturali delle reti a larga scala. Questo è un settore emergente, con notevoli applicazioni anche nel settore della Cyber security and protection. È possibile infatti rappresentare tramite l’astrazione delle reti molti sistemi complessi ed infrastrutture critiche, come Internet, il Web, le Social Networks, le reti elettriche, le reti stradali, le reti aeroportuali, solo per fare alcuni esempi. Analizzando proprietà strutturali è possibile individuare vulnerabilità, possibili punti di attacco, e quindi pianificare interventi per aumentare la robustezza delle reti stesse. Ad esempio, questi strumenti hanno permesso recentemente di scoprire che, per alcune tipologie di rete, è sufficiente compromettere un minimo numero di nodi per “rompere” completamente la rete nel suo insieme. Capire come utilizzare tali strumenti è fondamentale sia per l’analisi di potenziali problemi, che per la progettazione di appropriate contromisure.

Come il suo settore di approfondimento contribuisce alla cyber security?
In questo momento stiamo studiando le proprietà strutturali delle Online Social Networks, i loro processi di formazione ed evoluzione tramite tecniche di analisi dei BigData. Questo approccio permette, tra le altre cose, di analizzare l’importanza di particolari nodi nelle reti sociali, e come essi influiscono sulla diffusione dell’informazione e sulla formazione delle opinioni. È quindi possibile usare tali tecniche per capire, per esempio, come le reti sociali siano più o meno vulnerabili all’introduzione di false informazioni, e come particolari nodi possano manipolare tali processi a proprio vantaggio.

Verso quale direzione stiamo andando?
L’analisi dei BigData è uno dei trend emergenti, anche nell’ambito della Cyber Security. Sempre di più, ogni nostra azione lascia “tracce digitali” in Internet, che possono essere utilizzate sia nel bene, per fornire servizi a valore aggiunto, ma anche nel male. Da questo punto di vista è necessario accoppiare a strumenti di analisi dei dati strumenti per la protezione dei dati stessi. D’altro canto, l’analisi dei dati può a sua volta fornire strumenti importantissimi per la protezione di infrastrutture critiche, come discusso in precedenza.

Un problema grave non sono solo i furti di informazioni o di dati, ma anche le infrastrutture tecnologiche che possono essere corrotte o manomesse. Come rendere le reti più sicure?
Rendere sicure le infrastrutture critiche, e quelle tecnologiche in primis, è una delle priorità nella società moderna, e per un problema così complesso non ci sono soluzioni semplici. Si tratta spesso di un appropriato mix di tecnologie di protezione, come l’encryption dell’informazione, l’analisi dei dati, la caratterizzazione delle proprietà strutturali, l’adozione di strumenti di monitoring. Il Master vuole fornire agli studenti le competenze per poter applicare molte di queste tecniche.

Ha nuovi progetti nel cassetto?
In questo momento stiamo lavorando sull’analisi dei dati in Online Social Networks, ed in particolare sull’effetto delle loro proprietà strutturali sui processi legati alla diffusione dell’informazione ed ai servizi ad esse collegati. Si tratta di analizzare, tramite dati reali ottenuti da reti sociali, tali correlazioni, in modo da capirne i nessi di causa-effetto, e l’effetto che determinate modifiche (volute o meno) alla struttura delle rete possono avere sul modo in cui l’informazione ed i dati circolano.