Perché è importante la cyber security?

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Le tecnologie si sono evolute molto rapidamente negli ultimi 20 anni ed hanno avuto un profondo impatto sulla nostra società e le nostre abitudini. Un esempio? La presenza di reti wireless diffuse praticamente ovunque ha aumentato la diffusione di dispositivi come telefoni, tablet, ma anche wearable devices come l’orologio o gli occhiali per connettersi.
Collegarsi ad una rete implica anche il permesso di accedere a tantissime informazioni personali, dai profili dei social network agli accessi dei servizi di online banking.

Questo per la persona, ma se iniziamo a riflettere anche a grandi realtà aziendali o pubbliche (dalle banche agli ospedali), la cosa diventa più importante. Si tratta di una minaccia che riguarda tutte le aziende: rapporti con i fornitori e clienti, documenti, strategie, conoscenze, competenze, brevetti, ecc.  Questo di conseguenza ci espone ancora maggiormente a rischi di truffa, furto e frode. E non solo, anche di copia, se pensiamo ad alcuni progetti che possono aver richiesto anche anni di ricerca. E di questo fattaccio ce ne accorgiamo solo a distanza di tempo.

Il pericolo non deve essere affatto sottovalutato.
Infatti non sono solo le persone e le aziende a rischio, ma anche l’intera sicurezza nazionale. Possiamo pensare ai sistemi per i trasporti, l’energia elettrica, gli ospedali, i sistemi di comando militari, ecc.

Siamo nel mondo dell’always on, sempre attivi, di conseguenza abbiamo moltissimi vantaggi dall’innovazione ma questa provoca anche nuovi pericoli.
Sviluppare nuove capacità e nuovi strumenti per migliorare la sicurezza cyber del sistema del Paese rappresenta una sfida di grande importanza per la crescita, il benessere e la sicurezza dei cittadini, che non può più essere rimandata.

Ecco il motivo per cui la cyber security non dev’essere considerata un costo ma solo ed esclusivamente un investimento. Il 2015 è stato l’anno dei servizi digitali, degli investimenti in competenze e know-how, ma ora sono necessari gli investimenti in sicurezza. In Italia siamo ancora indietro, sia nel digitale che nella banda larga e fino a due anni fa non si parlava nemmeno di cyber security. Nel breve futuro bisognerà investire nella formazione scolastica e nella creazione di una facoltà universitaria dedicata.