Gianpiero Costantino: HC@WORKS e Coco Cloud

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Oggigiorno, l’uso del Cloud è visto come una risorsa imprescindibile per la conservazione dei dati degli utenti, ad esempio i servizi come Dropbox e iCloud. Tuttavia, la gestione del Cloud è spesso affidata a terzi che potrebbero usare i dati degli utenti per scopi commerciali e/o di efficienza sul servizio fornito. Queste azioni, però, potrebbero violare la privacy degli utenti e per tale ragione attualmente sto lavorando a due progetti Europei: HC@WORKS (progetto EIT Digital), che si occupa dell’analisi dei dati dei pazienti degli ospedali memorizzati sul Cloud attraverso la tecnica crittografica Homomorphic Encryption. Questa tecnica consente di effettuare l’analisi direttamente su dati crittografati senza violare la privacy degli utenti. Allo stesso modo anche Coco Cloud (progetto FP7) si interessa della privacy degli utenti su Cloud, ma, rispetto al primo progetto menzionato sopra, questo usa delle politiche d’accesso al dato per garantire il livello di privacy necessario per evitare che utenti e processi non autorizzati accedano ai dati attraverso procedure non autorizzate.

All’interno dei progetti HC@WORKS e Coco Cloud mi occupo anche della sicurezza informatica con l’obiettivo di mitigare il più possibile gli attacchi informatici. Infatti, il Cloud è spesso preso di mira da hacker per ottenere informazioni sensibili degli utenti, come username e password. A tal proposito si può ricordare il famoso attacco a Dropbox, reso pubblico nell’Agosto del 2016,ma avvenuto effettivamente nel 2012, in cui sono state sottratte credenziali di 68 milioni di utenti. Così, vista l’importanza di rendere sicuri i servizi nel Cloud, la mia responsabilità all’interno dei progetti HC@WORKS e Coco Cloud è anche lavorare affinché il Cloud risulti protetto dall’accesso di utenti non autorizzati.